Un menu che attingesse agli antichi ricettari degli Iblei, alla cucina barocca che ha caratterizzato fra il ‘700 e l’800 i piatti dei palazzi baronali, descritti da scrittori come Tomasi di Lampedusa ne “Il Gattopardo” o De Roberto ne “I Vicerè”. Accettando l’invito degli architetti Roberto Semprini e Valentina Fisichella, rispettivamente ideatore e curatrice del Design Festival Barocco & Neobarocco, che si è svolto a Ragusa dal 24 al 26 settembre scorsi, ho studiato dei piatti che si rifacessero all’estetica del gusto barocca per proporli in occasione della cena di gala della manifestazione.
RAGUSA 17/09/2021- L’opulenza ed i contrasti delle ricette barocche rivivono nei piatti dello chef Claudio Ruta ideati per la cena di gala in programma il prossimo 24 settembre al ristorante Il Baglio, a Ragusa, in occasione dell’apertura di Barocco & Neobarocco, l’edizione zero del design festival ideato da Roberto Semprini, che ne è anche il direttore artistico, e curato da Valentina Fisichella. L’evento ha l’obiettivo di far dialogare cultura del progetto e cultura di impresa, nel contesto delle scenografie barocche di Ragusa, fulcro della rinascita settecentesca del Val di Noto.
Pane e cipolla tra gli assaggi proposti come benvenuto. Semplici briciole di pane con crema di formaggio e composta di cipolla di Giarratana al Marsala in abbinamento al Perla Marina, lo spumante brut di Feudo Ramaddini. Molto stuzzicante come inizio!
Tra i piatti ecco il Coniglio “cunzato” alla menta e affumicato con caponata della baronessa e cladodi di fico d’india servito come antipasto.
Come primo una rivisitazione dell’immancabile Timballo. L’ho realizzato con degli spaghettini resi gustosi con l’autentico ragù dei Monsù, maestri di rango della grande cucina baronale, per il quale ho impiegato la carne di razza Modicana.
Pe secondo la gallina ripiena al forno: la Jaddina al forno cò cinu e le sue verdure. Un piatto i cui profumi sono stati esaltati dal vino in abbinamento, scelto per l’occasione dall’amico sommelier Fabio Gulino, ossia il Cerasuolo di Vittoria Classico DOCG “Para Para” di Poggio di Bortolone.
Infine, un tocco di modernità, un ritorno al presente con il mio gelato all’azoto liquido.
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